LAZIO. CAVALLARI: CHI VUOLE SFIDUCIA ZINGARETTI VIA DA PRESIDENZE COMMISSIONI”COSÌ QUADRO SARÀ PIÙ CHIARO E SI CAPIRÀ SE GOVERNATORE AVRÀ NUMERI”

(DIRE) Roma, 17 ott. – “Mozioni che vanno e mozioni che vengono. Dalle dichiarazioni che leggo in queste ore dei miei colleghi, si palesa quanto pensavo sulla presunta sfiducia a Zingaretti: non e’ vero che e’ stata firmata da tutto il centrodestra e dal Movimento 5 Stelle, ma e’ una fuga in avanti di qualche consigliere che e’ stato ‘pizzicato a fare accordicchi e adesso vuole nasconderli”. Cosi’ in una nota Enrico Cavallari, consigliere regionale del gruppo Misto.”Ognuno puo’ presentare una mozione di sfiducia come ritiene opportuno, poi si vedra’, ma la regola vorrebbe che le mozioni si concordano prima e, se ci sono le condizioni, si consegnano- spiega Cavallari- Trovare il bandolo della matassa in questa vicenda e’ molto piu’ semplice di quanto non si vuol far credere: tutti si dichiarano all’opposizione ma, al tempo stesso, si governa con Zingaretti attraverso le presidenze di commissione frutto del ‘Patto di governo’ all’origine della legislatura.Ci sono sei presidenze di commissione in mano alle opposizioni ripartite tra centrodestra e Movimento 5 Stelle”.Pertanto “ora, chi non vuole piu’ governare con Zingaretti la Regione Lazio si dimetta da presidente di commissione. Cosi’ il quadro sara’ piu’ chiaro tra chi sta in maggioranza e chi sta all’opposizione, rimetteremo la chiesa al centro del villaggio e si capira’ se Zingaretti avra’ i numeri per andare avanti – continua Cavallari – Scongiureremo pertanto che il Lazio diventi un campo di battaglia per lo scontro politico ai danni dei cittadini, come aveva cercato di evitare il Patto d’Aula”.”Se questo non accadra’- conclude Cavallari- continueremo a fare il gioco delle tre mozioni senza occuparci, proprio come successo ieri, di leggi che riguardano imprese e lavoratori del Lazio”.
